STRESS DA PANDEMIA

Possiamo raccontarcela come vogliamo ma in queste settimane TUTTI accusiamo un po’ di stress da pandemia, anche il negazionista più convinto. Televisioni, radio giornali, social media non fanno che riproporre in salse diverse informazioni sul COVID, c’è chi è preoccupato per la propria salute o dei propri cari, chi è coinvolto in prima linea nel prestare soccorso, chi ha dovuto limitare o sospendere la propria attività lavorativa… insomma, motivi per preoccuparsi ce n’è in abbondanza!

Anche le nostre valvole di sfogo sono state in parte “chiuse”. L’attività fisica è un sistema straordinario per scaricare la tensione nervosa, farsi due chiacchiere e quattro risate con gli amici. Purtroppo la chiusura delle palestre e l’invito a incontrare meno persone possibili, ci portano, anche non volendo, verso l’isolamento.

L’isolamento e il martellamento mediatico spalancano le porte dell’ansia e della preoccupazione, generando uno stress che se non cerchiamo di scaricare in qualche modo si scaricherà su noi stessi con la comparsa o la ri-comparsa di sintomi come: mal di testa, dolori al collo, alle spalle, bruxismo, dolori lombari, mal di stomaco, insonnia

Cosa possiamo fare per uscire da questo circolo vizioso?

La mia personalissima e opinabilissima ricetta è questa:

1)     Selezionare le informazioni in ingresso: informarsi è sacrosanto è sono un grande sostenitore del pluralismo, ma se vogliamo sopravvivere in questa giungla dove ormai, soprattutto nei social, c’è scritto tutto e il suo contrario; dobbiamo fare un po’ di cernita e magari scegliere fonti attendibili, così quanto meno ci stressiamo a causa di notizie vere (e non di fake).

2)     Non rinunciare all’attività fisica: camminare, andare a correre, in bicicletta, molte palestre si sono organizzate con corsi on line. Mai come in questo periodo c’è bisogno di scaricarsi e staccare il cervello, lo sport è uno strumento potentissimo non rinunciamoci.

3)     Respirare: almeno 10 minuti al giorno di respirazione diaframmatica. La respirazione è il ponte tra ciò che nel nostro organismo è volontario e cosciente da ciò che è involontario e autonomo. È impossibile agitarsi respirando lentamente e profondamente. La meditazione, lo yoga, il chi gong si fondano su un uso più consapevole del respiro. Ogni tipo di rilassamento deve per forza passare di qui!

4)     Se abbiamo più tempo libero usiamolo: l’uomo è una bestia strana! Passiamo la vita a lamentarci che lavoriamo troppo e nel momento in cui per forza maggiore dobbiamo lavorare meno non riusciamo a coglierne il lato positivo. Proviamoci! Si, è vero! Non possiamo viaggiare nè andare a cena o allo stadio ma impegniamoci in qualcosa che ci dia soddisfazione, che può essere bricolage, cucinare, leggere o giocare con i nostri figli.

Non fraintendetemi non voglio fare né lo psicologo, né il motivatore. Ne ho già anche troppo di fare il fisioterapista e l’osteopata; quindi se avete male al collo vi vedo tutti volentieri e non mi metterò di certo a fare psicanalisi, però chi più chi meno siamo tutti sotto stress in questo periodo, per cui prendiamone atto e iniziamo a reagire!!